La località è citata per la prima volta nell’anno 856: “… signum manus Donnoloni de Brembate”, che il prof. Testa ha individuato in Brembate Superiore. Nel marzo 867 è citata la frazione Arzenate. Anticamente Brembate di Sopra faceva parte del Pagus Lemmini. Maironi da Ponte così scriveva su Brembate di Sopra: “Nel luogo ove oggi si vede il palazzo Brembati, esistette un castello rinomato nelle guerre civili del XIII e XIV secolo”. Mentre della via Tresolzio: “ha un vecchio castello ridotto a luogo di delizia della illustre e nobile famiglia del Marchese Pietro Rota. Nelle sue contrade vi sono anche delle vecchie torri, le quali insieme col castello dimostrano quanta parte presero nelle frazioni civili del secolo XIII e XIV i suoi abitanti”.
Il 19 maggio 1229 il Colleoni ed i suoi seguaci in uno scontro armato battevano gli avversari sul Brembo, cagionando loro gravissime perdite. Nell’agosto 1392 Tuzzano Rota, con truppe guelfe assale Brembate di Sopra saccheggiando l’abitato. La pace ritornò nel 1427 sotto la protezione di Venezia.
E’ riportato come comune autonomo negli statuti cittadini del XIV e XV secolo, dove si prescrive l’unione fiscale con Prezzate, Tresolzio (solo nelle redazioni del 1331, 1353 e 1453) ed Arzenate (Barzana). Nel 1392 viene fatta la ricognizione dei confini con i Comuni contermini di Vallis Breni (area di Valbrembo), Almenno, il territorio di Arzenate (Barzana) e Tresolzio (Brembate di Sopra), definendo un territorio corrispondente alla porzione Nord-orientale dell’attuale circoscrizione comunale. Accorpa Tresolzio tra la metà del ‘400 (nel Liber extimi Pergamensis del 1447 compare ancora unito a Prezzate ed Arzenate) e il 1476 (Estimazione generale). Nel 1596 Da Lezze riporta come sua contrada Prezzate che, con tutta probabilità, ancora alla fine del ‘500, doveva essere costituito dall’unione delle Comunità di Tresolzio, Prezzate e Arzenate. Nel 1776 la situazione territoriale vede l’attuale circoscrizione nuovamente divisa nei due comuni di Brembate di Sopra (che annovera tra le sue contrade solo Arzenate, in quanto Prezzate viene assorbito da Mapello) e Tresolzio.
L’attuale circoscrizione si forma attorno alla fine del XVIII secolo: nel Prospetto per la divisione del territorio bergamasco del 1797, con il quale la provincia viene suddivisa in Cantoni utilizzando come entità territoriali provvisorie le parrocchie, si registra infatti solamente il comune di Brembate di Sopra, mentre le predette località di Tresolzio e Arzenate vengono rispettivamente accorpate a Brembate di Sopra e a Barzana.
Nel 1809 il comune di Brembate di Sopra viene aggregato a Ponte San Pietro insieme a Locate e Presezzo. Nel 1816 riacquista autonomia.
Nel 1872 viene presentata al Consiglio Comunale di Ponte San Pietro un’istanza da parte di 21 elettori di Locate Bergamasco, Presezzo e Brembate di Sopra con la quale si chiedeva il distacco di alcune porzioni di territorio dai rispettivi comuni a favore del Comune di Ponte San Pietro. Sulla mozione presentata dal Comune di Ponte San Pietro, il Consiglio Provinciale, nella seduta del 24 giugno 1874, si espresse negativamente. L’anno successivo fu riprodotta la proposta, ma per un ampliamento ridotto; il Consiglio Provinciale, nella seduta del 18 febbraio 1875, riconosciuta la convenienza della riforma circoscrizionale, approvò il progetto. Le pratiche iniziate, tuttavia, non ebbero corso fino al 14 settembre 1924 quando il Commissario Prefettizio di Ponte San Pietro propose un nuovo progetto di ampliamento del territorio comunale di taglia ben maggiore ai precedenti; oltre ai tre comuni già citati, la proposta coinvolgeva anche Bonate Sopra, Curno e Mozzo. I sei Comuni interessati si opposero al progetto e nella seduta del 7 marzo 1925 la Commissione Reale provinciale decise di rimettere gli atti al comune richiedente, consigliando di “contenere l’istanza stessa entro i termini più modesti, riducendo l’ampliamento territoriale non solo per l’estensione, ma per il numero dei comuni, dimostrandone la necessità, tentando l’unione con qualche comune, ed in ogni modo cercando prima di arrivare ad opportuni accordi”.
Nel 1927 viene nuovamente aggregato a Ponte San Pietro insieme a Locate Bergamasco. Il Consiglio Provinciale, vista la motivata domanda dei “capi famiglia” dell’ex comune di Brembate di Sopra; visto il parere favorevole del Consiglio Comunale di Ponte San Pietro (24 maggio 1946 n. 20/27), viste le opposizioni del Cotonificio Legler, della ditta Caproni Aeronautica Bergamasca e di diversi abitanti di Ponte San Pietro e di Brembate di Sopra, esprime parere favorevole all’integrale ricostituzione dell’ex Comune che diventa esecutiva con D.L. n. 102 dell’11.2.1948.
Nella primavera del 1916 il territorio brembatese ospitò un campo d’aviazione decisamente pionieristico per quei tempi. La sua importanza era notevole tanto che vi si insediò un contingente militare formato da ben seicento soldati. Qui operò la gloriosa Caproni Aeronautica Bergamasca, che contribuì tra le due guerre all’evoluzione dell’aeronautica militare. Oggi l’intera area, su progetto comunale, è stata destinata a zona residenziale, con la nuova sede comunale.
(Testo tratto dal libro “Brembate Sopra – storia antica, toponimi e regesto” scritto dal nostro concittadino e storico Prof. Mario Testa).
(Riferimenti normativi: R.D. n. 2351, 1.12.1927 – Unione dei comuni di Ponte San Pietro, Brembate di Sopra e Locate Bergamasco in un unico comune denominato “Ponte San Pietro”; D.L. n. 102, 11.2.1948 – Ricostituzione del comune di Brembate di Sopra.)
Importante la Villa Brembati, poi Sommi Picenardi, oggi di proprietà comunale ed adibita a Casa di Riposo per Anziani.
Il complesso immobiliare della Casa di Riposo è stato realizzato nei primi anni '60 dall'Opera Nazionale Pensionati d'Italia (O.N.P.I.) come Casa Albergo per anziani autosufficienti, restaurando pressoché totalmente la preesistente Villa Sommi-Picenardi, già Brembati.
Il nucleo originario, costituito dalla villa e da due avancorpi, fu probabilmente edificato tra il XVII e il XVIII secolo, sull'area dove sorgeva l'antico castello già documentato nel 1072.
Il complesso, destinato ad attività assistenziale, è divenuto proprietà della Regione Lombardia nel 1979, che ne ha affidato la gestione al Comune di Brembate di Sopra.
Nel corso degli anni '90 la stessa Regione ha finanziato l'intervento di ristrutturazione completa della proprietà, finalizzato all'adeguamento ai nuovi standard strutturali previsti per il funzionamento.
La ristrutturazione completa dell'edificio si conclude nel 2003.
Il 3 Dicembre 1998 la Regione Lombardia, settore demaniale, ha assegnato gratuitamente in proprietà l'intero immobile al Comune di Brembate di Sopra, che è tenuto a mantenerne la destinazione ad attività socio-assistenziali.
Dal 1 Gennaio 2015 il Comune ha trasferito la RSA alla Fondazione "Casa Serena Onlus" di Brembate di Sopra.
La seicentesca Villa Terzi, anche essa ristrutturata nei secoli, che ingloba qualche resto delle antiche fortificazioni del luogo.
Villa appartenente fino al 1820 ai Rota poi ai conti Terzi; già fortificazione medioevale duecentesca.
Da evidenziare il portale a sesto acuto ribassato del ‘600; il cortile con lato porticato e la torre. La Cappella di S. Luca del ‘600 con decorazioni interne a stucco e saletta con decorazioni en plein air.
Caratteristica la via Tresolzio con architettura medioevale ancora in ottimo stato, come le case coloniche sparse sul territorio.
Famoso il ponte di Briolo, conteso tra i Comuni di Brembate di Sopra, Valbrembo e Ponte San Pietro, che risale al secolo XIII. Dopo la travolgente piena del fiume Brembo del 1493, venne ricostruito nei primi anni del ‘500 e solo rinforzato nell’800.
Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta
La storia, i lavori di restauro, la descrizione dell'organo e le note bibliografiche del costruttore sono tratti da "Damiano Damiani, frate cappuccino organaro” di Giosuè Berbenni.